giovedì 31 maggio 2007

Shhhhh!


mercoledì 30 maggio 2007

No.20

Un vuoto pneumatico si è inframezzato tra me e le mie parole, su Purparlé. Torno dunque dentro, dopo una gestione intensa di Bulgakov che ha coccolato Purparlé come fosse suo. E suo lo è, difatti, come di tutti gli altri. Torno con un mea culpa. Ci penso da 12 ore. Mi confesso, ma non aspetto assoluzioni. Non so chi di voi (2,3?) ha visto "Il portaborse" di Luchetti, con uno strepitoso Nanni Moretti e un altrettanto unico Silvio Orlando! Insomma, ieri mi sono comportato come il professore del film che nel finale detta agli allievi il compito dell'esame di stato. Non ho fatto la stessa cosa, ma una cosa simile le cui conseguenze sono ancora da verificare. Insomma, Silvio Orlando (professore anche nel film "La scuola", con uguale foga e impeto) mi ha fregato, mi sono emozionato, mi è piaciuto quel tipo di docente (come il Robin Williams dell'Attimo fuggente), e ho fatto una cosa che non dovevo fare (soprattutto per rispetto degli altri insegnanti): non dico cosa, però. Ovvero, dico il peccatore (io) ma non il peccato (mmmh) che, per la proprietà transitiva, se cambio l'ordine degli addendi il prodotto non cambia (si dice così, ingegnere?). Fatto sta che, però, se si sommano gli eventi, positivi e negativi, attorno alla cosa, il mio comportamento ci stava tutto. Insomma, non me ne pento (diciamo) ma mi rode (ecco).